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Cucinare è un pò raccontarsi e mettersi al servizio degli altri, condividendo momenti di intimità genuina quali quelli che solo a tavola possono apprezzarsi e viversi senza condizionamenti.
Questo blog quindi non intende dispensare lezioni culinarie (per le quali non sarei titolato) nè consigli gastronomici.

Semplicemente, l'idea è quella di un luogo di libero accesso dove archiviare e descrivere le ricette delle pietanze da me preparate per gli amici, più o meno intimi, per i colleghi o gli ospiti che spesso mi omaggiano della loro compagnia e siedono al tavolo di casa mia, rendendomi partecipe della loro vita.

E siccome la cucina è anche un luogo di condivisione dell'esperienza del gusto e del sapore, se ti va, segnalami la tua ricetta, la ospiterò con piacere su questo spazio virtuale.


Infine, grazie per aver visitato il mio blog.


Zio Forty

La pasta con le sarde alla Palermitana

Oggi voglio cimentarmi con voi in una pietanza molto rinomata nel mondo ed al contempo assai emblematica della tradizione gastronomica della Sicilia, meravigliosa Isola del Mediterraneo capace di coniugare, in sapienti ed equilibrati connubi di sapori e profumi, il mare e la montagna.

Madames et Monsieurs, ecco a voi...A PASTA CU' LI SARDI A PALERMITANA ovvero la pasta con le sarde alla palermitana.

Intanto immaginate di assaporare questo piatto su una terrazza affacciata sul bellissimo mare di Mondello.

 

Ingredienti

- 600 grammi di sarde media grandezza private della testa e delle interiora
- 2 mazzi di finocchietto selvatico
- un cucchiaio di concentrato di pomodoro (facoltativo)
- una cipolla tritata
- 4 acciughe salate, pulite e diliscate
- un cucchiaio generoso di uvetta passolina rinvenuta in 1/2 bicchiere di vino bianco
- un cucchiaio generoso di pinoli
- zafferano a fili
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe quanto basta

Procedimento

Mettete a bollire per 15 minuti in abbondante acqua salata i mazzetti di finocchietto selvatico che avrete precedentemente privato delle fronde più esterne e legnose. Scolateli quindi conservando l'acqua di cottura in cui più tardi andrete a cuocere la pasta, tritateli grossolanamente e soffrigeteli in olio evo.

In un altro tegame, fate imbiondire una cipolla tritata, aggiungendo le acciughe con 1/2 bicchiere di acqua nel quale se preferite potrete diluire il cucchiaio di concentrato di pomodoro. Mescolate quindi con un cucchiaio di legno, adoperando un movimento deciso e vigoroso, sino a che le acciughe non si saranno sciolte ed avrete ottenuto un fondo di cottura cremoso.

Aggiungete  le sarde, il finocchietto selvatico, i pinoli, l'uvetta passolina con  il 1/2 bicchiere di vino, i fili di zafferano e fate cuocere per circa 30 minuti.



Portate adesso a bollore l'acqua di cottura del finocchietto che avevate messo da parte, cuocetevi i bucatini e scolateli non appena al dente, trasferendoli nel tegame del sugo, continuando la cottura per qualche minuto ancora.

Impiattate e spolverate con un abbondante manciata di pangrattato tostato e pepato. Se gradite potrete anche aggiungere delle mandorle tostate e tritate.


Accompagnate questo piatto caratterizzato dal sapore intenso delle sarde, addolcito da pinoli e uvette, con un vino a sua volta pieno, ma di morbido impatto, come il Contea di Sclafani Bianco, vino bianco DOC la cui produzione è consentita solo nelle provincie di Palermo, Agrigento e Caltanissetta.

Una raccomandazione: utilizzate per questa pietanza solo l'uvetta passolina!  La Passolina è un tipo particolarissimo di uva passa, piccola e dal tipico colore prugno-nerastro che, assieme ai pinoli, è l’ingrediente principe dei piatti più famosi della cucina siciliana. Da non confondere con l’uva passa bionda e dolce  che solitamente viene usata nelle preparazioni dolciarie siciliane.


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